L’inglese è una lingua ormai internazionale e è per questo molto imparata e conosciuta nel mondo.
I verbi sono tra le prime cose che si imparano e che si devono comprendere, specialmente nell’uso orale della lingua, proprio per spiegarsi e dialogare al meglio con gli altri.
Per avere una prima infarinatura dei verbi e delle loro forme variegate possiamo generalmente suddividerli a grandi linee.
Possono sembrare parecchio ostici ma risultano molto più semplici se insieme si associano gli avverbi e le congiunzioni di tempo.
Vanno comunque imparati in modo piuttosto graduale. Ed un mod per farlo è leggere prima questo articolo e poi continuare la lezione su inglesedinamico.net.
Tempi presenti
I primi tempi che si imparano in inglese sono certamente il presente e quindi andiamo con il present simple e il present continuous.
Le differenze basilari tra i due sono certo più che ovvie.
Uno fa riferimento al presente, a quello che sto facendo adesso e quindi si parla di una forma semplice del verbo mentre il secondo fa riferimento a qualcosa che stavo facendo nel momento in cui parlo, in cui dialogo.
Un esempio rispettivamente può essere: Sarah speaks Italian e Sarah’s speaking Italian.
Esso corrisponde in italiano al presente indicativo.
In tal senso si fa riferimento anche all’imperativo perché è un comando, un qualcosa che hai l’obbligo di fare ora e non puoi rimandare. Esempio: Wait!
Corrisponde anche in italiano alla forma imperativa del verbo.
Tempi passati
I tempi passati hanno una difficoltà intermedia rispetto a quelli precedenti che sono più semplici.
Per i tempi passati si fa invece riferimento al Past Simple e al Past Continuos.
Il past simple si usa per parlare di qualcosa che ho fatto nel passato.
Il past continuos si usa per parlare invece di qualcosa che era in corso nel passato ma in un tempo particolare.
In questo senso e soprattutto per riconoscerli entrano in gioco gli avverbi di frequenza.
Un esempio dei due rispettivamente è: I worked at home e I was worked at home yesterday.
In questo contesto dei verbi al passato rientra anche il Present Perfect.
Esso si usa per parlare di qualcosa avvenuta nel passato ma che non si sa bene in che arco temporale.
Un esempio: I have played.
Questi tempi corrispondono al nostro imperfetto e passato remoto dei tempi verbali.
Per quel che riguarda il present perfect facciamo riferimento invece al passato prossimo nella lingua italiana.
Tempi futuri
I tempi futuri sono i più complicati da comprendere e proprio per questo vengono insegnati per ultimi.
Ne esistono di diverso tipo.
Esiste infatti la forma verbale composta dal verbo essere unito a going associato alla particella to.
Esso si usa per fare delle previsioni certe sul futuro. Un esempio è I am going to leave.
La seconda forma verbale è invece quella formata da will.
Esso si usa per parlare di qualcosa che noi pensiamo accada e per le promesse che vorremmo mantenere. Esempio I will love you.
Successivamente possiamo trovare una terza forma verbale futura che riguarda shall.
Essa si usa in modo particolare per offrirsi per fare un’azione o un’attività, Un esempio è shall I came?
Dunque facciamo riferimento anche in italiano alla forma futura.