La buona notizia è che la grammatica inglese è facile da imparare.
La cattiva è che contiene comunque un gran ventaglio di argomenti che bisogna imparare.
Senz’altro si tratta di una lingua più facile dell’italiano, anche perché abbiamo molti verbi in più. Tuttavia, ha anche delle proprie difficoltà.
Partendo dalle basi della grammatica inglese bisogna conoscerne almeno i verbi principali, che sono:
- il Past Simple (Indefinite),
- il Present Simple (Indefinite),
- il Future Simple (sempre Indefinite),
- il Future in The Past Simple, che rappresenta un tempo verbale abbastanza particolare.
Ai verbi di tipo Simple si aggiungono quelli della tipologia Continuous.
Come si può ben capire, si tratta di verbi del tempo continuo, che includono il Past, il Present e il Future, tutti della tipologia Continuous.
A questi si aggiunge un altro verbo particolare: il Future in The Past Continuous.
E anche se a prima vista possono sembrare difficili da apprendere, non è affatto così.
Oltre a tutti questi tempi verbali, ne esistono anche altri chiamati Perfect.
In questa categoria rientrano il Past, il Present e il Future (tutti Perfect) a cui si aggiunge il Future in the Past Perfect.
Non solo: in questa categoria rientra anche il Perfect Continuous: Past Perfect Continuous, Present Perfect Continuous, Future Perfect Continuous e il solito Future in the Past Perfect Continuous.
Questi sono i principali verbi della grammatica inglese e rappresentano l’esatto motivo per cui parlare l’inglese è davvero facile: sono facili da imparare.
Eccezioni particolari della grammatica inglese
Ovviamente, però, i verbi non rappresentano le soli parti basilari della grammatica inglese, ma sono da associarsi ad altre regole, molte delle quali estremamente facili da comprendere in quanto non includono delle particolari eccezioni.
Così, per esempio, una delle regole grammaticali più semplici di tutto l’inglese è quella che riguarda l’uso del plurale o del singolare, tanto che nella stragrande maggioranza dei casi basta semplicemente aggiungere una lettera S alla fine della parola (e talvolta si aggiungono due lettere: -es).
A tutto questo, ovviamente, si aggiungono anche i sostantivi (che possono essere di tipologie molto differenti, come in una qualsiasi lingua ben elaborata), e declinazioni e così via.
Parlare in inglese, insomma, non è affatto così difficile come potrebbe sembrare a prima vista; tutt’altro: le regole basilari della grammatica inglese che bisogna ricordarsi non sono affatto così tanti come si potrebbe pensare a prima vista.
Da imparare anche le costruzioni delle frasi affermative, quelle negative e ovviamente le interrogative. In questo caso è tutto oltremodo semplice.
Per comporre una frase interrogativa basta semplicemente invertire di posizione il verbo e il sostantivo.
Quindi, se la frase affermativa è: The book is on the table, quella interrogativa sarà Is the book on the table? E quelle negative?
Semplice anche in questo caso: si aggiunge un not dopo il verbo.
Quindi sarà The book is not on the table (oppure isn’t).