Meteorologia e climatologia: cosa sono
Prima di addentrarci a fondo nella meteorologia e nella climatologia è bene fare chiarezza e distinzione sui due argomenti. La meteorologia è il ramo della fisica che studia i fenomeni atmosferici che si avvicendano nei nostri cieli, le cause e le leggi che li governano, ossia il meteo; mentre la climatologia (settore della scienza della Terra) si può intendere come il “contenitore” (l’insieme) di tutte le caratteristiche/condizioni meteorologica di una determinata zona rilevati in un arco temporale di almeno 30 anni che stabiliscono le variabili atmosferiche territoriali. Queste materie scientifiche sono oggetto di studio da parte dell’uomo fin dai tempi antichi, e si sono rivelate essenziali per lo sviluppo dell’umanità.
La capacità di prevedere (e in molti casi di prevenire) il meteo ha favorito la vita quotidiana dell’uomo: dall’industria al commercio, favorendo i trasporti, quindi l’economia e il benessere delle comunità.
Oggi la capacità dell’uomo di interpretare e sfruttare le condizioni meteorologiche favorevoli dei territori ha permesso la produzione di energia elettrica nella massima tutela dell’ambiente. Quasi tutti i settori della civiltà moderna sono influenzati in larga misura dallo studio della meteorologia (per il breve termine) e dalla climatologia (per ere più lunghe).
Si può pertanto affermare l’ausiliarità della meteorologia nei confronti della climatologia in quanto la seconda acquisisce ed analizza i dati registrati quotidianamente dalle stazioni meteorologiche per definire appunto le condizioni climatiche di una regione.
Quindi è corretto parlare di meteorologia quando si definiscono le condizioni meteorologiche nell’arco di pochi giorni o di una settimana, o di un limitato periodo temporale precedente (un determinato giorno passato).
Chi e come studia e sviluppa la meteorologia e la climatologia
Nei diversi osservatori presenti sul territorio italiani queste scienze vengono studiate e approfondite in maniera analitica, vengono effettuate analisi empirico fisiche sui fenomeni atmosferici e vengono generati modelli teorici di previsione.
In meteorologia, e in misura più significativa in climatologia, i processi chimici e fisici sono soggetti a regole dinamiche e termodinamiche connesse tra loro che generano innumerevoli dati anche in contrasto tra loro che successivamente vengono elaborati.
In campo meteorologo e climatologo l’unica maniera per ottenere informazioni attendibili è quello di effettuare misurazioni sul territorio al momento opportuno, il tutto supportato da modelli matematici creati ad hoc coi computer.
I meteorologi si interfacciano spesso con i climatologi in quanto non di rado i dati climatologici di una determinata area contribuiscono a completare la definizione delle previsioni meteo: vengono intrecciati valori statistici, risultati di rilevazioni ed esperienze al rilevamento di temperature, concentrazioni di nubi e precipitazioni che generano dati meteo sempre più attendibili avvalendosi anche dei dati storici della zona di interesse.
Strumenti per la meteorologia e la climatologia
La meteorologia (come di conseguenza la climatologia) è “misurata” nelle stazioni meteorologiche. Queste stazioni sono dotate di particolari strumenti di misura che monitorando le condizioni fisiche dell’atmosfera in un determinato lasso di tempo generano i dati meteorologici e climatici di un luogo.
Le stazioni meteorologiche sono presenti ormai su ogni regione del globo, anche sulle navi in mare aperto e ad alte quote sono presenti su palloni sonda e satelliti meteorologici. Gli strumenti per la meteorologia presenti in ogni stazione sono:
- termometro (per la temperatura),
- barometro (misura la pressione dell’aria),
- anemometro (misura la velocità del vento),
- igrometro (determina il grado di umidità),
- banderuola (segna la direzione del vento)
- pluviometro (registra la quantità di acqua piovana caduta).
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