Le origini dei cartoni animati
I primi esempi di cartone animato risalgono alla fine del 1600. Athanasius Kircher, filosofo e gesuita tedesco, iniziò a sperimentare il cinema di animazione e, dopo vari tentativi, inventò la lanterna magica impiegata come primo proiettore.
Le immagini erano proiettate su vetri trasparenti. La diffusione di tale tecnica fu rapida e dette origine al cinema di animazione. Piccoli e grandi furono attirati da questo nuovo modo di guardare personaggi, luoghi e oggetti in una versione ottica del tutto sorprendente.
Il primo cartone animato
Conoscere la storia dei cartoni animati affascina molti studiosi e appassionati di cinematografia. Il nome di Emile Cohl è noto ai critici moderni, i quali ritengono che questo inventore di origine francese abbia dato un grosso contributo alla nascita del primo cartone animato. Il suo personaggio animato, ossia, Fantôche non ebbe mai il brevetto e questo causò la perdita dei diritti d’autore a un uomo che nei primi anni del 1900 fu davvero geniale.
Walt Disney e i suoi protagonisti
Il cinema di animazione Made in America supera gli altri contesti stranieri e lo dimostra con il miglior produttore a livello mondiale, ossia, Walt Disney. Il cortometraggio segna l’inzio di un’epoca che andrà a raggiungere un successo dopo l’altro, attraverso i noti personaggi di animazione ai quali bambini e adulti sono affezionati.
Dal cortometraggio si passa al lungometraggio con i cartoni animati più conosciuti come “Alice nel Paese delle Meraviglie”, “Le avventure di Peter Pan” e “Cenerentola”. Tra i sogni dei bambini, questi personaggi sono degli eroi che si muovono con le caratteristiche umane e suscitano emozioni.
I cartoni animati giapponesi
Un discorso a parte e non meno importante meritano i cartoni animati giapponesi. La storia giapponese si basa su due tendenze: i manga e le anime. Le differenze tra i due riguardano i dettagli e le caratteristiche dei personaggi.
Entrambi sono apprezzati perché hanno come protagonisti uomini d’acciaio, eroi naturali e soprannaturali con un cuore. Il paesaggio nel quale si muovono è ricco di peculiarità e dettagli che attirano l’attenzione. Nei manga, infine, il movimento è più importante del dialogo tra i personaggi.
Come vengono realizzati
I cartoni animati incantano tutti. Non bisogna essere troppo piccoli per restare inchiodati a guardare il cartone che, fin da piccoli, ci ha fatto sognare, immaginare, ridere e piangere. Ciò che rende unici i cartoni è la capacità di trattenere la nostra attenzione per ore e trasmettere al cervello l’illusione del movimento.
La tecnica tradizionale si basa sul disegno a mano. Oggi si usano tecniche più innovative, tra le quali, il disegno dei personaggi e degli oggetti da animare su un foglio speciale in acetato trasparente. Nuovi strumenti tecnologici, come il PC, permettono di creare diversi personaggi e, soprattutto, i luoghi che fungono da sfondo.
I cartoni animati a scopo didattico
Spesso si parla di cartoni che condizionano negativamente i bambini. Ogni tipologia di cartone animato ha un unico obiettivo: fare del bene, divertire e appassionare piccoli e adulti. Le storie sono tante, diverse e alcune di queste rapportate ai nostri giorni.
I piccoli possono essere condizionati negativamente da cartoni che rispecchiano la realtà violenta e cruda, tuttavia il supporto dei genitori è estremamente importante per far passare il giusto messaggio. Spiegare al piccolo certe scene diventa estremamente didattico e costruttivo.