Billions è una serie tv del 2016 ideata da David Levien, Brian Koppelman e Andrew Ross Sorkin per l’emittente americana Showtime. In Italia invece viene trasmessa dal canale satellitare Sky Atlantic proprio in queste settimane, con un doppio episodio che va in onda nella prima serata di ogni martedì.
La trama si concentra su due figure importanti che potrebbero richiamare alla memoria l’ormai conosciuta lotta fra giustizia e frode e fra il buono ed il cattivo. L’attore Damian Lewis è Bobby Axelrod, un miliardario americano conosciuto come Axe e miracolosamente sopravvissuto all’11 settembre.
E’ questo il fatto più importante che gli permette di essere visto dagli occhi della cittadinanza come una sorta di eroe, oltre alle abilità finanziarie dimostrate con la sua società maggiore, la Axelrod Capital. In netto contrasto si colloca l’attore Paul Giamatti con il suo Chuck Rhoades, un Procuratore federale che decide di ingaggiare una caccia all’uomo nel tentativo di incastrare Axe. Riceve infatti una soffiata dalla statale SEC su alcuni investimenti sospetti, dietro cui figura il nome di Axe. Questo è l’inizio di una partita a scacchi tridimensionale fra i due protagonisti che porterà entrambi a compiere delle mosse per raggiungere il proprio obiettivo.
Axe, il Bad Guy di Billions
Su uno scenario foderato da dollaroni sonanti, Billions è la serie tv che porta in primo piano l’astuzia dei suoi personaggi principali, spesso al limite del vessillo di valori che portano avanti. Sarebbe facile individuare in Axe il cattivo della situazione, a causa del desiderio di andare sempre oltre i confini legali. Eppure l’algido miliardario, interpretato con maestria da Lewis, riesce a conquistare il pubblico grazie ad un’astuzia che chiunque vorrebbe sostenere.
Ecco perché i suoi problemi con la giustizia passano immediatamente in secondo piano. Axe è inoltre un tycoon anticonformista, più a suo agio in abiti sportivi che in quelli eleganti e non per modestia, quando proprio per affermare ancora una volta il proprio potere. E’ così ricco infatti da potersi permettere di piombare in felpa e jeans nei ristoranti più ambiti senza che qualcuno contesti il suo abbigliamento.
Capace di dare sonore pacche sulle spalle e di licenziare in tronco i collaboratori più proficui, il miliardario non abbandona mai quell’aria di sicurezza che gli permette di gestire contemporaneamente sia una cena fra investitori da un milione a testa, sia di fare la propria mossa sulla scacchiera per contrastare il Procuratore.
Rhoades, il Procuratore al servizio della giustizia
In Billions, la serie tv di Sky Atlantic, è forte la sfida fra Axe ed il Procuratore Rhoades. Soprattutto perché quest’ultimo si inchina a quella giustizia nobile e forse un po’ perduta che non gli fa mollare l’osso nemmeno di fronte al proprio padre. Non ammette di chiudere un occhio alle illegalità se non quando previsto dal piano che crea di attimo in attimo per incastrare Axe. Molto meno a suo agio rispetto alla sua nemesi, le caratteristiche principali di Rhoades sono evidenti fin dai primi minuti della premiere di Billions.
Lo spettatore entra subito in contatto con un’area molto intima del giustiziere federale che lo fa rientrare in un ambiente più torbido di quanto non voglia mostrare pubblicamente. Se per tutto l’ufficio Rhoades è infatti ligio al dovere e difficilmente scomposto, nel privato Chuck toglie ogni freno alla difficoltà di gestire un potere così forte e si abbandona alla moglie nel ruolo di sottomesso nella pratica bondage. Una rivelazione istantanea che il pubblico non riuscirà a togliersi dalla mente anche nei momenti di maggior forza del Procuratore, ovvero quando il senso della morale e dell’etica vorrebbero che ci si schierasse in modo naturale dalla sua parte.
Le due donne che vivono “dietro” al potere
Billions è la serie tv che mette in primo piano la lotta fra bene e male, fra giusto e sbagliato. Eppure ne stravolge il senso, affidando all’eroe buono, Rhoades, il compito di suscitare le antipatie dello spettatore e relega invece all’illegale Axe il ruolo da imbonitore delle folle. Nonostante siano Axe e Rhoades le figure di spicco del format finanziario, la sottotraccia si sviluppa su altri due personaggi legati ai principali: le mogli.
Le due donne vivono lo stesso contrasto dei mariti, anche se in molti casi agiscono nell’ombra. Wendy è legata a doppio filo sia al marito Procuratore che allo stesso Axe, dato che lavora come terapeuta e coach motivazionale nella sua azienda.
Lara appare invece come la classica moglie che mette al primo posto marito e figli, gestione della casa e benessere familiare. Non per questo la donna è meno spietata del marito, di cui è fervente sostenitrice, panni che in qualche modo riveste anche la controparte Wendy. La terapeuta lavora infatti al fianco di Axe da 15 anni e ne conosce i più oscuri segreti. In apparenza sembra che sia riuscita a portare a termine con successo quel lavoro di ristrutturazione della personalità che le è stato invece impossibile con il proprio marito.
Sono quindi questi quattro personaggi a rendere la trama di Billions sempre calzante, aderente alle aspettative e vincente, tanto da conquistare la seconda stagione già con la messa in onda della prima puntata.