Sacchi per la spazzatura differenziata
Ogni giorno noi utilizziamo degli oggetti che risultano indispensabili in casa come in ogni altro luogo, di lavoro o di svago, anche se non ce ne rendiamo conto. Tra questi troviamo ad esempio i sacchi per la spazzatura.
Disponibili sul mercato in varie dimensioni e capacità, e anche in diversi colori e fattezze, sono oggtti di cui non si può davvero fare a meno, per potere raccogliere tutti i rifiuti di vario tipo che produciamo durante la nostra giornata.
Oggi poi è d’obbligo anche effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti, e quindi si necessita di diversi sacchi per la spazzatura differenziata e contenitori per rifiuti, per potere raccogliere i diversi materiali, come carta e cartone, plastica, vetro, alluminio, e rifiuto umido, che sono tutti rifiuti riciclabili, e il rifiuto secco ovvero quello non riciclabile.
Sacchi immondizia 50×60
Tra le dimensioni più comuni dei sacchi per la spazzatura, ci sono i sacchi per immondizia 50×60. Sono di solito neri, ma ce ne sono anche di altri colori, come azzurro, giallo, verde, e così via. Sono anche detti sacchi famiglia, quindi sono quelli che vanno bene per la pattumiera standard che abbiamo nelle nostre cucine, e hanno una capacità di 30 l.
Sono disponibili poi sacchi in diverse dimensioni, come 54×65, con capacità 45 l, oppure 55×70, per capacità 40 l, o ancora sacchi di capacità 20 l, e più piccoli, 33×34 con capacità 5 l, o ancora più grandi, di dimensioni condominiali, da 240 l, o da 110 l di misure 70×100 o da 130 l e da 85×120 cm. Sono realizzati in polietilene e adatti anche per la raccolta differenziata, a parte per l’umido, per cui si usano i sacchetti biodegradabili.
Ogni confezione di sacchi per la spazzatura viene venduta in rotolo, e ogni rotolo contiene una data quantità di sacchi, che sono a strappo. Oggi sul mercato sono presenti anche sacchi immondizia 50×60 profumati, o di cm 55×65, in modo da coprire leggermente l’odore che può avere l’immondizia.
I sacchetti spazzatura con manici
I sacchetti spazzatura con manici sono un tipo di sacchi per la spazzatura molto pratici e comodi, dato che sono dotti di manici, per poterli meglio prendere in mano quando si vanno a gettare. Sono spesso anche provvisti di laccetti di chiusura, in materiale extra-resistente.
Alcuni sacchetti sono anche realizzati sulla sagoma di apposite pattumiere dello stesso marchio, per cui sono stati creati. I sacchi per spazzatura con manici sono pratici, anche da utilizzare in ufficio, o in altro luogo oltre alla propria abitazione.
Di solito sono quelli in polietilene ad avere i manici, ma anche questo materiale spesso è indicato con il marchio di eco compatibile. Si vuole con questo indicare dei prodotti di cui il produttore ha garantito la loro eco sostenibilità, in fase di produzione, tramite riduzione di consumi energetici, minore utilizzo possibile di sostanze tossiche o inquinanti, riutilizzo di materiali riciclati. Quindi hanno un ciclo di fabbricazione che rispetta l’ambiente.
I sacchi per la spazzatura hanno prezzi convenienti, solitamente quelli biodegradabili sono leggermente più costosi, così come quelli con manici, e poi il prezzo varia anche in base alla marca e alle dimensioni.
I sacchi immondizia biodegradabili
Per raccogliere il rifiuto umido, si devono invece utilizzare dei particolari sacchi per la spazzatura che sono i sacchi immondizia biodegradabili. Questa tipologia di sacchi è realizzata in materiale compostabile, quindi di origine naturale, vegetale, come ad esempio il mater-bi amido di mais. Questo è un prodotto realizzato con amido di mais e con oli vegetali, non geneticamente modificati e che sono coltivati in Europa con metodiche tradizionali. Rientra nella categoria delle bioplastiche.
I sacchi per immondizia biodegradabili devono essere certificati UNI EN 13432:2002, una sigla che sta ad indicare un materiale classificato come compostabile secondo le normative europee vigenti. Infatti questa normativa prevede che un materiale classificato come compostabile debba potersi degradare per il 90% delle sue particelle entro 6 mesi se posto in un ambiente ricco in anidride carbonica e inoltre non deve contenere elementi tossici quindi si decompone una volta disperso nella natura.