Quando si va in ospedale o a fare una visita, lo si fa chiaramente per migliorare uno stato di salute che, evidentemente, è precario. Purtroppo però, delle volte, per una serie di motivi, invece di avere un miglioramento si finisce per avere un peggioramento che può anche condurre alla morte. Cosa è successo? Siamo stati vittime di un caso di malasanità, uno dei tanti che, purtroppo, capitano nel nostro Paese ormai sempre più di frequente. Cosa si può fare a riguardo? Al di là di quelle che non sono di certo le competenze dei cittadini, se non che dei misteri preposti, la vittima può richiedere un risarcimento per danni alla salute, vediamo di capire meglio.
Danni alla salute, quando la sanità sbaglia
Una mancata diagnosi o un’errata diagnosi sono, senza dubbio alcuno, un caso di malasanità. Emblematico il caso di una donne che, nel sud italia, partorisce una bambina che muore a pochi minuti dal parto. In principio non si comprende bene cosa sia successo, sembra una complicanza durante la nascita, poi si scopre che la bambina era in sofferenza e che sarebbe bastato un taglio cesareo per salvarle la vita. Ma non solo.
Infatti è un caso di malasanità anche quello che ha come protagonista un bambino, ormai un ragazzo, con danni cerebrali gravissimi. In questo caso l’errore medico era stato da subito lampante in quanto il ginecologo aveva tirato fuori il bambino col forcipe – oggi non è più ammissibile – causandogli, appunto, gravissimi danni cerebrali.
Questi sono errori gravissimi, come quando si sbaglia e si effettua un intervento a un arto sano invece che a quello malato, o quando si omette una diagnosi, come per esempio quella di un feto malato, magari con trisomia o altre patologie gravi per le quali è ammessa, per legge, un’interruzione di gravidanza. Se questa diagnosi non viene fatta e la donna partorisce un bambino affetto da queste patologie, ci ritroviamo in un altro ambito dei casi di malasanità, appunto, dell’omessa diagnosi. Ma sono casi di malasanità anche tutti quelli inerenti il danno durante un intervento estetico.
Carenze strutturali dell’ospedale
Sono sempre ascrivibili ai casi di malasanità anche tutti quei casi in cui il paziente subisca un danno a causa delle carenze della struttura. Un esempio lampante è quello in cui chi un paziente ha necessità di essere ricoverato, ma per carenza di letti viene messo su una barella per diverse ore, alle volte anche giorni. O casi in cui non è possibile effettuare un determinato tipo di intervento medico perché magari manca un macchinario oppure perché non è possibile prenotare una visita se non con diversi mesi, se non anni, di attesa. Anche in tutti questi casi ci si trova a dover richiedere un risarcimento danni per malasanità.
Danni alla salute, come si chiede un risarcimento
In caso di danno alla salute cagionato da un errore medico o da carenza strutturale, un consulto con il legale Marco Boero può essere risolutivo. Infatti, l’avvocato esamina la pratica, quindi tutta la situazione, cercando un nesso tra cause ed effetto, e poi, appurato che ci si ritrovi in una di quelle condizioni per le quali è previsto un risarcimento, elabora la strategia legale migliore per ottenerlo in tempi brevi e senza intoppi.